"Sono stati scritti fiumi di parole sull’arte di Paolo Conte, riflessioni critiche, saggi, analisi musicali, monografie ricche di documenti sulla sua storia, e si sono analizzati i testi e i nuovi vocaboli, le originali espressioni delle sue poesie-canzoni. Sono intimidita pensando alla sua vastità e a quanti, attori, registi, scrittori, giornalisti ed esperti di musica si sono occupati di lui. Lasciando comunque irraggiungibile, intatta e inspiegabile la sua magia.
Questo è un libro diverso, parla del linguaggio artistico silenzioso di Paolo, quello figurativo. Racconta una storia di arte e di amicizia, dove a parlare sono soprattutto il segno e l’affetto. [...]" - Marina Giordani